Parliamo di Musicoterapia

con Giovanna Di Donato.

Alla domanda cos’ è la musicoterapia mi verrebbe sempre da rispondere che non è affatto facile definire un’esperienza così soggettiva, coinvolgente ma soprattutto evocativa. Certo i personaggi più importanti che hanno sostenuto, ideato e creduto in questa attività sono riusciti a trovare le parole giuste per rendere più o meno l’idea. Allora mi rifaccio ad una definizione di Kenneth Bruscia: “ la musicoterapia è un processo finalizzato in cui il terapeuta aiuta il cliente a migliorare, mantenere o ristabilire uno stato di benessere usando esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano loro tramite come forze dinamiche di cambiamento”.

 Da tempo mi occupo di musicoterapia e laboratori di improvvisazione sonora con i bambini. L’esperienza di creare relazioni con loro mi ha indotto a comprendere che i bambini sono una fonte inesauribile di opportunità di crescita.

Esploratori e curiosi per natura, sanno insegnare ad essere creativi meglio di qualunque adulto. Il modo migliore per occuparsi di loro è immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere come fanno loro. Supportarli a conservare queste capacità innate per realizzare pienamente le loro potenzialità in questo senso è il prezioso compito che ogni adulto dovrebbe a qualunque bambino.

Cosa cambia in un cliente che ha fatto un’esperienza di crescita personale nel laboratorio di musicoterapia?

La capacità di ascoltare se stessi: “Ascolto la musica che sento dentro e riesco a tirarla fuori per farla ascoltare anche al mondo”. Durante i laboratori può accadere che dopo un po’ di tempo scatta questo momento di evoluzione. Spesso l’emozione che vedo negli occhi di chi cresce è la sorpresa di percepirsi diversi da prima: “Finalmente ora mi vedo, posso fluire come l’acqua di un fiume, finalmente ora so di cosa ho bisogno”.

Giovanna Di Donato, completa gli studi in Musicoterapia nel 2013 presso la scuola di Musicoterapia “Carlo Gesualdo” (AV), e ha conseguito il sesto livello di ‘tecnico del modello Berenzon’. Attualmente è impegnata nella riabilitazione di bambini diversamente abili, la sua esperienza passa attraverso l’attività con adulti e bambini anche normodotati, e soggetti affetti da Parkinson.